Fondazione Operation Smile Italia ETS
Operation Smile, cura ed assiste, bambini e adulti nati con malformazioni cranio-maxillo facciali, fornisce competenze mediche, ricerca e assistenza, grazie a personale altamente specializzato e a migliaia di volontari medici e studenti in tutto il mondo, collabora inoltre con i governi locali e i sistemi sanitari, con altre organizzazioni non profit con il generoso aiuto di tanti donatori.
Nel mondo sono attivi 35 Centri di cura, operativi tutto l’anno. Garantiscono assistenza medica e chirurgica in maniera continuativa. I pazienti ricevono gratuitamente e tempestivamente le cure chirurgiche, odontoiatriche, ortodontiche, logopediche, psicologiche ed interventi ortognatici.
Presso il Centro di Cura di Operation Smile, all’interno dell’ASST Santi Paolo e Carlo di Milano, è attivo lo sportello psicologico. Tale spazio è a disposizione dei pazienti e dei genitori e l’accesso è libero nei giorni di ambulatorio (tutti i lunedì e giovedì mattina). Lo spazio rappresenta una risorsa importante per le famiglie che seguono l’iter terapeutico per la cura della labiopalatoschisi; qui è possibile confrontarsi, condividere il proprio vissuto emotivo ed eventuali dubbi o preoccupazioni relativi alle varie fasi del percorso medico, dalla diagnosi prenatale, all’intervento chirurgico, alle tappe evolutive del paziente.
Fondazione Banca Popolare di Milano sosterrà, per un anno, la figura della psicologa clinica del Centro di Cura di Operation Smile.
Queste le parole della psicologa clinica, Gaia Campanale, che seguirà i pazienti dal 1° dicembre 2023, per un anno: “Le mie precedenti esperienze in qualità di psicologa clinica e consulente mi hanno facilitato il compito di trovare il mio posto e ricoprire il mio attuale ruolo in questo nuovo ambito. Questa è senz’altro un’opportunità professionale e umana ricca di collaborazioni con colleghi di specialità differenti. In un Centro che prende in cura pazienti neonati fino all’età adulta si ha la possibilità di localizzarsi sulle relazioni di ascolto e supporto della famiglia, della coppia e della genitorialità. Altri temi nodali sono poi l’adolescenza e il rapporto individuale di fronte alla malattia. “Questo lavoro mi permette di seguire un’utenza diversificata in vari momenti del suo percorso di vita, diagnosi e cura in relazione alla malattia. Questo mi motiva molto. Grazie ad una reale conoscenza delle caratteristiche della presa in carico e del percorso di cura, sempre nel rispetto dei ruoli e in una prospettiva di reale collaborazione multidisciplinare, ho modo di comprendere e supportare meglio i pazienti. Trovo questo aspetto del mio lavoro particolarmente interessante in quanto mi fornisce l’occasione di ampliare enormemente le mie conoscenze a completo vantaggio della cura, ma anche della ricerca confrontandomi con le dinamiche di équipe”.
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