AISM Associazione Italiana Sclerosi Multipla
Il progetto Giovani e persone con Sclerosi Multipla: una storia di resilienza ed empowerment al quadrato è stato realizzato grazie al contributo di Fondazione BPM, in un contesto pandemico e post-pandemico difficoltoso per le giovani generazioni e per le persone con SM.
Da un lato, infatti, queste ultime segnalavano enormi problemi nel ricevere le cure dai servizi sanitari, sociali e riabilitativi, difficoltà che hanno investito anche la sfera dell’aiuto e dell’assistenza personale, con un conseguente forte rischio di isolamento sociale.
Dall’altro lato, i dati Istat e le numerose indagini sociologiche rilevavano un aumento dei giovani NEET e una crisi profonda – dovuta all’isolamento – delle nuove generazioni, con un aumento delle dipendenze da sostanze stupefacenti, da alcol o ludopatia, episodi di cyberbullismo sempre più frequenti, l’abbandono del percorso di studi e la perdita del lavoro, soprattutto per chi aveva un’occupazione precaria.
In questo contesto AISM ha sviluppato un programma di promozione del volontariato e del Servizio Civile, che consentisse ai giovani e alle persone con SM di uscire dall’isolamento, di creare un contatto e una relazione, in un’ottica di piena reciprocità. Dall’unione di due mondi fragili e in difficoltà possono nascere reciproche opportunità.
Il progetto ha dato la possibilità alle persone con disabilità di recuperare spazi di autonomia e di libera scelta e nel contempo i giovani hanno avuto la possibilità di crescere, di maturare, di esercitare la cittadinanza attiva, di mettersi al servizio per il bene comune e di partecipare quindi in modo pro-attivo per favorire un cambiamento individuale e collettivo.
L’iniziativa ha generato risultati e un patrimonio sociale unico, ricco e indispensabile per l’Associazione e per la Comunità: sono stati coinvolti 38 giovani tra i 18 e i 28 anni, 24 volontari e 14 giovani di Servizio civile. Di questi 38 ragazzi, 7 erano NEET, 12 avevano diagnosi di SM, 2 dello spettro autistico e 3 presentavano disturbi dell’apprendimento.
Grazie al progetto AISM, al contributo dello staff, dei collaboratori, e soprattutto dei 38 giovani volontari e operatori di Servizio Civile Universale, si sono potute raggiungere ed aiutare oltre 100 persone con SM.
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